top of page
​
Peltuinum è un antica città italica Vestina, l'area archeologica si trova nei pressi di Prati d'Ansidonia ed è monumento nazionale dal 1902. Dal commento di Pietro Marso ai Punica di Silio Italico sappiamo che i Vestini confinavano da un lato con i Peligni e i Marrucini, in un'area che <<si estendeva fino al fiume Tronto>>, dall'altro lato con i Sanniti e i Campani. Erano famosi per il loro formaggio, chiamato dai Romani Caseus Vestinus. De quo Martialis: <<si sine carne voles ientacula sumere frugi, haec tibi Vestino de grege massa venit>> .
Robert Gardner
1920
Peltuinum (Prata d’Ansidonia)
Dal luogo in cui sorge Ansidonia si gode uno splendido panorama. Dalla porta ad ovest, il viaggiatore spinge lo sguardo attraverso altopiani ondulati e il burrone sotto l’Aquila, verso le vaste pianure dell’Aterno e le cime di Monte Calvo e del Terminillo, oltre Amiternum. Come l’occhio corre lungo la catena di colline che si trovano a nord e a nord-ovest, vede Barisciano mezzo nascosta dal picco aguzzo di Colle Cicogna, accoccolata ai piedi del pendio che termina lontano nelGran Sasso, mentre, nell’altro lato, le rovine medievali sopra Fossa conducono su, alle altitudini di Monte Cagno e alle colline dietro il Velino. Castelnuovo sorge sulla collina isolata attraverso la depressione che guarda a nord, tra Ansidonia e la strada verso Popoli. In corrispondenza, nella parte a sud, c’è il paese di Prata d’Ansidonia ma è piuttosto lontano e si trova in un terreno più basso. Ad est la veduta è anche più magnifica. Si vede il tratturo, che passa attraverso una valle tra montagne alte che la chiudono a precipizio al nord e al sud. Oltre Caporciano, al sud, e Monte Castellone, al nord, la valle si restringe in una gola angusta, vigilata da Civitaretenga; di nuovo si allarga in una vasta pianura sotto Navelli, solo per terminare sotto le altitudini di Collepietro in una barriera di montagne, da cui scende la moderna strada per Popoli. Lontano ad est, il Morrone e la Maiella, che guardano dall’alto sopra Corfinio e Sulmona, formano un maestoso sfondo a questo bel panorama. .. ….I resti delle mura di Ansidonia, conservati solo nelle parti a nord e a est, fanno supporre che essa copriva un intero altopiano a forma ovale, largo circa 500 mt. E lungo 700 nel più esteso dei due assi, che passano nel tratturo quasi in linea da est ad ovest. Verso la parte occidentale la salita è assai lieve, quando il tratturo passa su di un ponte che è in forte pendenza verso le terre più basse al nord e al sud.…E’ un sito interessante per una zona di collina. Le rovine visibili di Peltuinum sono una tomba, mura, una struttura sconosciuta presso la porta a ovest e un teatro…Dove il tratturo entra nell’area della città, doveva originariamente stare la porta occidentale; non vi sono resti, ma una breccia nelle mura, larga tredici metri, indica la sua posizione. La conformazione del terreno indica che le mura dovevano continuare approssimativamente lungo il limite della scarpata, ma non ve ne esistono segni dalla parte del sito a sud. Nella parte a nord esse erano assai meglio conservate. A nord del sito della porta occidentale, la linea delle mura continua per qualche distanza, dopo una breccia di tredici metri, ma è variata. In un punto di essa, vi sono gli unici resti di un rivestimento che si possono osservare in Ansidonia. Questo rivestimento è in “opus quadratum”, in pietra calcarea grigia, ma presso il terreno è manifesta una disposizione poligonale…Dentro il sito sono resti di un edificio di uso sconosciuto, cioè un mucchio rozzamente rettangolare di rovine in calcestruzzo. Tracce di una volta a botte sono visibili nell’angolo a nord-est, e l’edificio può essere stato una grossa cisterna…Nel limite a sud del tavolato sul quale stava Peltuinum, e probabilmente dentro le sue mura, a circa metà strada tra le estremità ad est e a ovest, vi sono le rovine di un teatro. Esso è esposto direttamente a est e dalla sua cavea si gode uno splendido panorama della valle di sotto, che converge su Civitaretenga e infine si fonde con il massiccio rupestre sopra Popoli; oltre di esso, la Maiella spunta lontano nel cielo.
1/3
H
bottom of page