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Il portale d'Abruzzo

In Abruzzo l’aria ha un sapore diverso. Nutrita di rupi e sassi, di radure e boschi, di laghi e ruscelli e torrenti e fiumi, l’aria ha uno scatto, un’elasticità di muscoli, una pungente, tagliente acredine che sa di spazi nordici, di scoscese dimore montane.
(Giorgio Manganelli)

Gentile, anche gentile, la selvosa e rocciosa terra d’Abruzzo,che dai suoi fondali rupestri ed arborei sprigiona una musica sommessa di carezzevole malinconia e di sacrale sanità. Questa è l’impressione che si prova in ogni angolo d’Abruzzo. ogni cosa rinnoverà quel senso di forza e di gentilezza insieme commiste, anzi compenetrate,che costituisce la melodia caratteristica di questa terra. Ci visital’Abruzzo non può sottrarsi al fascino determinante del paesaggio, della natura. E quanti anche oggi conoscono la bontà dei vini abruzzesi,il profumo e lo splendore delle uve che coprono i dossi collinosi scendenti su Ortona e su tutto quel tormentato litorale teatino cheè l’unico tratto capricciosamente panoramico della costa abruzzese,Chi conosce il fragrante sapore della frutta che ricopre le valli chedalla Pescara al Tronto risalgono dal mare verso il Gran Sasso? E chiparlerà dei confetti di Sulmona, dei salumi di Penne, o dei liquori che aPescara si distillano o, per uscire dalle tentazioni della gola, dei tappetidelle Valle Peligna e dele infinite lavorazioni in legno e ferro battutoche alla fine del Medioevo trovarono la massima espressione artisticanella persona di Nicola da Guardiagrele? Uno dei grandi dolori dei figli più evoluti d’Abruzzo è appunto che la loro terra si propone normalmenteall’attenzione per lo splendore dei suoi paesaggi montani eoggi anche per l’attrattiva delle sue interminabili spiagge, e che non siaancora sorto chi sia capace di tracciare la sagoma precisa di questaterra, ancora misteriosa, in base alle secolare, armonica abbondanzadei suoi monumenti artistici.Ettore Paratore, 1970

La varietà, la caratteristica principale di una regioni più belle non solo d'Italia ma a livello mondiale. Varietà storica. di tradizioni e sopratutto morfologica. La storia sociale e storica si basa molto sul connubio tra mare e montagna, le cime più elevate dell'intero Appennino a portata di mano dalla Costa Adriatica, terra di pastori e contadini, dai Cafoni di Silone ai pescatori di d'Annunzio. Regione della biodiversità, la regione dei Parchi.

O Terra d’Oro, quanto suono e canto, e speranze e ricordi!
Non c’è stato un giorno solo che non t’ho cantata con il riso a la voce
o con il pianto. Ti ho cantata in tutte le stagioni,
ti ho cantato tutte le canzoni, quando fiorivi e quando sei sfiorita,
e il mio canto non è, non è finito!

Cesare De Titta

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