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SIRENTE - VELINO

La pianura di Avezzano, l'azzurro chiaro del lago, Alba e il Velino con le sue belle cime, o sotto il sole oppure adombrati da nuvole passeggere; le montagne lontane oltre Sulmona coperte di neve, il passo brullo di Forca Carusa, la rupe scoscesa di Celano: tutte queste cose assieme, in una splendida mattina italiana, erano uno spettacolo da non potersi guardare senza esserne conquistati.“

Edward Lear 28 luglio 1843



 

PARCO SIRENTE - VELINO 
          SU ABRUZZOOM

Il terzo gruppo montuoso dell' Appennino con la vetta del Monte Velino con i suoi 2487m.  Area protetta dal 1989 è una zona spettacolare per il suo mix di natura, montagne e varietà di ambienti. Tanti borghi importanti da un punto di vista storico fanno parte del Parco, da un punto di vista turistico è in espansione con strutture sempre più organizzate. La sede del Parco è a Rocca di Mezzo. Numerosi sono i sentieri che è possibile percorrere di varia natura e difficoltà con molte vette oltre i 2000 metri e la possibilità di soddisfare qualsiasi desiderio degli escursionisti.  Molti sono i gruppi montuosi tra i quali quelli del Velino, del Sirente, della Magnola, del monte Ocre, Cragno e Puzzillo e tanti altri. Nel 1881 Edoardo Martinori ed Enrio Abbate compiono le prime salite invernali sul Velino e sul Sirente. Nel 1922 viene inaugurato dal CAI di Roma il rifugio Vincenzo Sebastiani. Nel 1933 Gigi Panei porta a termine l'ascesa della difficile parete nord-est del Muro Lungo, nel 1962 viene superata anche la parete Sud in cordata con il grande Walter Bonatti. Nel 1933 Dario Cavallini ed Enrico Vecchietti aprono la prima via alpinistica sulla parete del Sirente. 

"Un territorio interessantissimo, specie per le importanti giogaie montuose che racchiude, difeso da enormi dirupi e aspri valloni, rico di aspre rocce calcari, magnifici altipiani ricchi di belle praterie, opime vallate, gole selvagge, verdeggianti colline" Enrico Abbate 1903


Monte Velino su Abruzzoom

 

 
 
Il destino degli uomini nella regione che da circa otto secoli viene chiamata Abruzzo è stato deciso principalmente dalle montagne. Le montagne sono dunque i personaggi più prepotenti della vita abruzzese, e la loro particolare conformazione spiega anche il paradosso maggiore della regione, che consiste in questo: l’Abruzzo situato nell’Italia centrale, appartiene in realtà all’Italia meridionale. Chiunque osservi una carta orografica può scoprire come le catene dell’Appennino sono disposte in forma di quinte ..formano il grande altipiano abruzzese schierandosi in forma di parallele tra loro annodate da potenti massicci fra i più alti della penisola.
Ignazio Silone, 1948



Gole di Celano

Luoghi di interesse:

Alba Fucens; sito archeologico di grandissima importanza, risalente al IV secolo A.C fu una importante colonia romana. Fa parte attualmente al comune di Massa d'Albe e molto vicino al sito archeologico vi sono i resti medievale dell'antico borgo di Albe. Con il monte Velino a fare da cornice il sito oltre che di grande importanza storica si colloca in un ambiente molto suggestivo. Il famoso anfiteatro romano di Alba Fucens è una delle attrazioni più forti d'Abruzzo, situato ad un altezza di 900m permetteva un pubblico di migliaia di persone circordanto da uno scenario unico. Sopra l'anfiteatro vi è situata la chiesa di San Pietro risalente al XII secolo. Ma il sito archeologico non è solo il suo anfiteatro.. la via dei pilastri, la grande Domus, il teatro..passeggiare lungo le vie del sito si ha la sensazione di ritrovarsi di colpo all'epoca romana. Nonostante ciò vi sono ancora ampi margini di maggiore valorizzazione del posto, vi sono moltissimi reperti ancora all'oscuro con gli scavi che per tanti, troppi, anni sono rimasti, con gravi colpe, purtroppo fermi. 

ALBA FUCENS
SU ABRUZZOOM


Richard Keppel Craven 1837
Monte Velino
Il Velino si divide in due rami, appena sotto la città, che formano un’isola fatta di orti, di prati e di boschi cedui; le acque di quelli sono leggermente odorate sulla particolare tinta del vetriolo, che caratterizza tutte le correnti sulfuree, abbandonati in quella valle. Tre di esse nascono presso il vecchio castello e sono giustamente ritenute medicinali sia per uso esterno che per uso interno. Il ponte sul Velino, all’entrata nella città, ci immise nelle sue strade, che trovai più regolari di quello che mi sarei aspettato, e dotate di buone case. C’erano alcuni paesi sparsi lungo il ciglio delle vicine montagne; fra di essi Borghetto a sinistra e Canestro, Monte Sant’Angelo e Paterno a destra sono i più grandi. Il distretto, come è noto, fu celebrato per la
freschezza delle sue acque, alle quali ricorrevano gli abitanti dell’antica Roma. Molte di queste sorgenti, come lo stesso fiume, lasciano uno spesso sedimento dovunque scorrono, e sedimenti di tal genere si trovano in abbondanza in ogni parte della valle; essi vengono estratti dal suolo e usati per le costruzioni in muratura, ovunque sia richiesto un materiale leggero, e nello stesso tempo solido, per riempire considerevoli spazi, come per archi e contrafforti.


Quande ’u sole schiara la campagne
che  ll’ore se retìgnene le case
tutte abbracciate a Cagne,  a ‘ssa  muntagne
che fa da mamme  a tutte ‘stu paese:
i quand’  ‘a neve fiocche, fiocche, fiocche
i  accappe  i  titte,   j’albere  i  le ‘rane,
sole, ‘n mezz’alle nuvele, la Rocche
pare che fa da guardie aj’altipiane.
“Quant’è belle ‘sta Rocche”.

                    Respunne l’eche dalla muntagne:

                   “ ‘Nu paradise è Rocch’   ‘i Cagne”

Mario Lolli (poesia dedicata al suo paese di origine Rocca di Cambio)



Piani di Pezza: altopiano glaciale nel Parco Naturale del Sirente- Velino ad una altitudine di 1500m circa. Un luogo incontaminato in cui si respira un'aria magica circordata da tante vette over 2000. Spartiacque tra i monti di Campo Felice i monti del Magnola è un luogo gettonato sia per escursioni estive che invernali. La sua particolare conformazione circondata da monti dappertutto porta spesso a registrare temperature notturno sotto zero on un record di −37,4 °C registrata il 15 febbraio 2012 che risulta la temperatura più bassa registrata in Appennino e una delle più basse in Europa. Luogo ideale per rigenerarsi e per effettuare di escursioni di ogni tipo e difficoltà verso svariate vette del Parco. 

"Eppure è sempre il Monte Velino quello che attira su di sé l’attenzione dello spettatore; anche se si è volto altrove lo sguardo, bisogna portarlo su di esso, tanto appare mirabile per la sua adamantina figura. Sembra che non riceva luce dal cielo, ma che risplenda di luce propria ed illumini i monti, il lago ed i piani."
Ferdinando Gregorovius 1871

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Dovunque si sente lo spazio. Lo sguardo, appena trova un varco, subito va lontano, con l'immediatezza di un corpo sommerso che viene a galla, fino al Gran Sasso ed al Sirente dominanti la vasta vallata.
(Guido Piovene) 


Anne Macdonell 1907
Per le popolazioni che vivono lì intorno, il Velino è un amico: sui suoi pendii raccolgono erbe medicinali ed alzano lo sguardo  su questa montagna per trarre previsioni meteorologiche: infatti se la prima neve dell'anno ricopre solo le sue tre cime (Velino, Cafornia e Sévice) ci si deveaspettare un inverno rigido; se invece la neve scende giù a metà strada , l'inverno sarà mite. Ed ecco l'antica filastrocca: 

"Quando il Velino si mette il cappello,
Vendi le capre ed acquista il mantello,
Quando il Velino le brache si mette,
Vendi il mantello e compra le caprette".

Le principali vette della catena Velino-Sirente sono:

Monte Velino 2487m

Monte Cafornia 2424m

Monte di Sèvice 2355m

Monte Sirente 2349m

Monte Costone 2274m

Punta Trento 2243m

Punta Trieste 2230m

Monte Magnola 2222m

Monte d'Ocre 2204m

Murolungo 2184m

Costa della Tavola 2182m

Monte Puzzillo 2174m

Monte Cagno 2153m

Monte Cefalone 2142m

Monte Morrone 2141m

Costone della Cerasa 2119m

La Torricella 2071m

Monte Rozza 2064m

Monte Rotondo 2064m

Monte Orsello 2043m

Monte San Nicola 2012m

Monte Tino (Serra di Celano) 1923m

𝑅𝑜𝑚𝑜𝑙𝑜 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒

𝑆𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑢𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖
𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑟𝑜𝑛𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜
𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑐𝑖𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑖
𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑖 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒
𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑖.
𝑆𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜, 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜, 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜
𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑏𝑜𝑙𝑖
𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑙 𝑔𝑟𝑖𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑟𝑜𝑖
𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑙’𝑎𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑎𝑚𝑚𝑒
𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑚𝑖𝑙𝑖.
𝑂𝑔𝑛𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜,
𝑠𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑔𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑏𝑎
𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜
𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙’𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖
𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜.
𝑂𝑔𝑛𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜, 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜,
𝑠𝑎𝑙𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑢𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖.





Castelli Piccolimini di Celano: Si tratta di un castello molto suggestivo che sovrasta il comune di Celano e la piana del Fucino. All'interno vi è il Museo d'arte sacra della Marsica, di grande valore ed interesse culturale, e reperti archeologici come quelli utilizzati per la bonifica del Fucino. Con un ingresso a prezzo molto basso la visita è senz'altro consigliata.

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Rovere: nel pieno dell'altopiano delle Rocche è un borgo che regala paesaggi  meravigliosi, luogo ideale per momenti di relax, escursioni e passeggiate. A breve distanza vi sono gli impianti sciistici di Campo Felice e Ovindoli. In vetta al borgo vi sono i ruderi di un castello con imponenti mura, sebbene un pò trascurato, merita sicuramente una visita. 

Grotte di Stiffe: un meraviglioso regalo che la natura dona all'Abruzzo. Situato nel territorio di San Demetrio ne' Vestini rientra nel Parco Nazionale Sirente-Velino. Ha una notevole importanza dato dal fatto che i suoi oltre mille metri ( visitabili 700) di grotte sono di risorgenza attiva. cioè attraversate da un fiume ancora attivo. All'interno vi è una temperatura costante di circa 10 gradi Tra  stalattiti, stalagmiti e cascate nelle diverse "sale" rendono la visita sicuramente suggestiva e meritevole.

«È qui una sorgente d'acqua mirabile, infatti tutti i torrenti confluiscono

dall'interno de' monti in un unico luogo e affiorano da una vasta fessura montana

nel luogo chiamato Stiffe.»

(Angelo Pico Fonticulano, Bellum Braccianum Aquilae Gestum, 1580)

Grotte di Stiffe su Abruzzoom

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Lago Sinizzo: È situato nel territorio di San Demetrio nè Vestini ad una altitudine di 719m e rappresenta una delle principali attrazioni della zona, assieme alle grotte di Stiffe.
Rientra tra i maggiori laghetti della Valle dell'Aterno insieme ai Laghi di Bagno e al Lago Vetoio. Deriva da due sorgenti ed è balneabile. Ha origini carsiche ed una forma circolare con un diametro di 120m. È un luogo ideale per famiglie e per trovare pace e serenità con un'area pic-nic posta nei pressi e con diversi abeti caratteristici. Si consiglia la visita nei giorni meno affollati per godere a pieno del posto.


Gole di Celano: uno dei canyon più belli d'Italia, raggiungono gli oltre 200 metri di altezza, immersi tra le imponenti pareti è possibile raggiungere i resti dell'antico monastero celestiniano di San Marco alle foci.

I comuni appartenti al Parco sono: Comuni: Acciano, Aielli, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Celano, Cerchio, Collarmele, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Magliano de' Marsi, Massa d'Albe, Molina Aterno, Ocre, Ovindoli, Pescina, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio Nè Vestini, Secinaro, Tione degli Abruzzi.

 

Quella distesa che vedi allargarsi giù in fondo è il Fùcino, una grande e ubertosa piana di origine lacustre. Sono accorsi secoli, dagli imperatori romani ai nobili del 1800, per riuscire a prosciugare quello che fu, per estensione, il terzo lago d’Italia.
(Laura Quieti)

Borgo Universo di Aielli
Il "borgo dei Murales", il coloratissimo borgo del Parco regionale.

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